La recente decisione della Commissione Europea di rendere 𝗳𝗮𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 il sigillo in foglio di alluminio sulle bottiglie di champagne, noto come “𝗖𝗢𝗜𝗙𝗙𝗘”, ha scatenato un acceso dibattito nella regione dello Champagne.
E’ un cambiamento che, seppur apparentemente piccolo, tocca profondamente le radici storiche e culturali di uno dei vini più iconici al mondo.
Da un lato, il Syndicat Général des Vignerons (SGV) difende con forza la coiffe come simbolo irrinunciabile di prestigio e autenticità, essenziale per mantenere l’identità dello Champagne nel panorama mondiale. Dall’altro, un gruppo di produttori, sostenuto dal collettivo “Ça décoiffe en Champagne”, spinge per l’eliminazione della coffe, considerandola una spesa superflua e poco sostenibile.
La domanda è d'obbligo...
È giusto preservare la tradizione o è preferibile sacrificare il packaging e il percorso storico di un prodotto d’eccellenza come lo Champagne?
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