L’Italia si appresta a riconquistare il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗻𝗼 2024 grazie a condizioni climatiche più favorevoli, un risultato che si rifletterà anche sulle strategie di mercato e opportunità di esportazione.
Con una produzione stimata tra 41 e 42 milioni di ettolitri, l’Italia deve sfruttare il vantaggio per incrementare la presenza dei suoi vini, soprattutto quelli di alta qualità, sui mercati esteri.
La maggiore disponibilità di vini italiani può attrarre 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 e 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 in mercati come Stati Uniti, Germania e Regno Unito, dove la domanda per i vini italiani è tradizionalmente forte.
Al contempo, la 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮, con una produzione scesa a 39,3 milioni di ettolitri, potrebbe affrontare delle 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮' nel mantenere la competitività su alcuni segmenti di mercato, soprattutto per le etichette più ricercate come quelle della Borgogna e della Champagne.
Uno scenario, il francese, che potrebbe indurre ad una maggiore 𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮' 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗶 e spingere i consumatori a considerare 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲, come i vini italiani, spagnoli o anche statunitensi.
Le ripercussioni si sentiranno molto probabilmente anche a livello di 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗼 e del 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 associato ai vini dei rispettivi Paesi.
Il calo della produzione francese potrebbe persino 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹'𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 del vino italiano come leader mondiale, sottolineando la capacità dell’Italia di offrire prodotti di alta qualità anche in annate difficili per altri paesi produttori.
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