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“La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni?" - highlights dal Forum di Bormio Thea Ambrosetti



1. Il Valore del Made in Italy

Il settore agroalimentare italiano si conferma un asset strategico per la competitività del Paese, con un valore aggiunto di 67 miliardi di Euro nel 2022, dato che sottolinea l'importanza e la resilienza del Made in Italy, riconosciuto e apprezzato a livello mondiale per la sua qualità e tradizione.


2. Crescita dell'Export

Il 2023 ha segnato un anno record per le esportazioni agroalimentari italiane, raggiungendo i 62,2 miliardi di Euro, successo frutto di una crescita costante e con un aumento annuale del 6,4% dal 2010 dimostrando che prodotti italiani continuano a essere simbolo di eccellenza nel mondo.


3. Sostenibilità e Innovazione

La transizione sostenibile e circolare deve essere al centro di tutte le nostre strategie future. A questo proposito Ambrosetti introduce il "Food Sustainable Transition Index", un nuovo strumento di analisi che misura la sostenibilità della filiera agroalimentare italiana, un indice indispensabile che può monitorare i progressi e identificare le aree di miglioramento per promuovere pratiche d’impresa sempre più ecologiche.


4. Evoluzione del Consumatore

Il consumatore italiano è in evoluzione, mostrando una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti. Le sue abitudini di acquisto riflettono una maggiore consapevolezza e una preferenza per prodotti che rispettano l'ambiente e possano garantirgli tracciabilità e provenienza certificata.


5. Affrontare le Sfide Globali

Il settore agroalimentare italiano deve confrontarsi con sfide significative, tra cui il cambiamento climatico, l'incertezza geopolitica e l'inflazione. Le stesse sfide rappresentano una grande opportunità per implementare strategie di resilienza e possono garantire la sostenibilità e la prosperità del Made in Italy nel lungo termine.


6. Contrastare l'Italian Sounding

Un tema cruciale emerso durante il Forum è la necessità di contrastare il fenomeno dell'Italian Sounding, ovvero l’uso di nomi, immagini e marchi che evocano l'Italia per prodotti non italiani, un fenomeno che danneggia l'economia e la reputazione del nostro agroalimentare. Business Strategies è in prima linea nello sviluppo di metodologie e strategie per quantificare e contrastare efficacemente questo problema, proteggendo così le autentiche eccellenze italiane.


Con un intervento a chiusura lavori, Massimiliano Rosolino, ex campione olimpico di nuoto e uno degli atleti più titolati nella storia dello sport italiano, ha enfatizzato l'importanza di una dieta sana e bilanciata, sottolineando il ruolo cruciale dei prodotti agroalimentari italiani, rinomati per la loro qualità e autenticità e fondamentali per garantire un apporto nutritivo adeguato e sostenere una vita attiva e salutare.


Il Valore esclusivo del Vino Italiano

Il settore vitivinicolo italiano è un pilastro fondamentale dell'economia agroalimentare del paese.

Nel 2022, il vino ha rappresentato una parte significativa del valore delle produzioni certificate italiane, con un fatturato di 11,3 miliardi di Euro, registrando un incremento del 4,6% rispetto al 2021. L'Italia si conferma come il primo paese al mondo per produzione di vino, con una quota del 19,9% del totale globale, e il secondo esportatore mondiale, con una quota del 20,0% delle esportazioni globali.


Le produzioni certificate, inclusi i vini, costituiscono l'11,4% del fatturato totale del settore Food & Beverage e il 21,8% del totale dell'export alimentare nazionale.

Il vino italiano è un simbolo di qualità e tradizione, con 564 denominazioni certificate che contribuiscono a mantenere alto il prestigio del Made in Italy nei mercati internazionali.


Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies ha condiviso una visione dettagliata sulle evoluzioni e le sfide che il settore agroalimentare italiano e in particolare il vino affronterà nei prossimi anni evidenziando l'importanza di un approccio strutturato, innovativo e sostenibile. Grazie solo alla collaborazione tra aziende, istituzioni e consumatori, è possibile costruire un futuro più prospero e sostenibile per il tutto il Made in Italy.




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